venerdì 30 settembre 2016

Top 10 romanzi fantascinaza

Io sono leggenda
Il giorno dei trifidi
Neanche gli dei
Fiori per Algernon
1984
Incontro con Rama
Guida galattica dell'autostoppista
Ubik
La notte che bruciammo Chrome
Fahreneit  451

giovedì 29 settembre 2016

Parker

Non conoscevo Richard Stark, neppure per sentito dire o per aver occhieggiato il suo nome su un qualche giallo in edicola, eppure avevo visto ben tre film tratti dal suo romanzo.

Il primo, Senza un attimo di tregua, con un immenso Lee Marvin, è uno splendido e disturbante film con una fotografia sgranata e dei dialoghi sul filo del surreale. Diretto dal mai troppo lodato John Boorman e interpretato da attori in stato di grazia.
E' passato un po' troppo tempo da quando l'ho visto, quindi magari è cresciuto nella memoria, diventando una sorta di capolavoro irraggiungibile, mentre in realtà è solo un buon film d'azione.
Forse ne ho un così splendido ricordo solo perché è un film anni "60, chissà.

Il secondo, Payback, è degli anni "90, forse primi 2000, con Mel Gibson che fa Mel Gibson e una serie di attori che gli fanno corte. Anche se Deborah Unger ha delle bellissime scene all'inizio e Lucy Liu è sempre Lucy Liu quale che sia il ruolo, pur se minore.
E' molto drammatico, ma ha un sottotono scanzonato che suona strano e ne rovina l'effetto. Troppi momenti comici di cui si poteva fare a meno, anche se in un paio di occasioni servono a evidenziare la pochezza di uno dei personaggi.
Nel complesso un film discreto.

Il terzo è molto recente. Parecchia azione, poco dramma, tante situazioni poco credibili. La solita Jennifer Lopez troppo vestita. Non ricordo il nome dell'attore principale, nè il titolo del film. Di questi tempi basta fare un salto su imdb e si risolve, ma non avrebbe senso in questo contesto.

Alla fine ho letto il romanzo da cui è nato tutto.
Scorre bene, poco verosimile, nessun personaggio simpatico, ha un finale ridicolo.
Meglio i film, senza dubbio alcuno, perfino il terzo.

Attesa

Osservo  il muro
sperando immobile
che nulla cambi

mercoledì 28 settembre 2016

Io sono leggenda

Io sono leggenda!

Ne lessi da ragazzo un riferimento in un saggio sul concetto di "normalità".
All'epoca, in Italia, il libro era pubblicato con il titolo "I vampiri".
Dopo qualche tempo lo comprai nell'edizione Oscar mondadori.

Non ricordo quando ,se prima o dopo aver letto il romanzo, ho visto il film "Occhi bianchi sul pianeta terra" con Charlton Heston (la cui scena iniziale rimane tra le più belle della storia del cinema), posso però dire con certezza che, pur essendo un buon film, non rispecchia la bellezza del romanzo, nè il suo messaggio (si può usare questa parola oggi?).
Non posso dire che mi abbia deluso: l'ho rivisto più volte e lo rivedrei ancora volentieri, ma certo resta inferiore al romanzo in ogni senso.

Di sicuro avevo visto le scene inziali di "L'ultimo uomo sulla terra" in televisione e poi non avevo proseguito nella visione, perché quando, molti anni dopo, acquistai il cofanetto in dvd, quella scena fu un vero deja vu, mentre il resto fu del tutto nuovo.
Una sorpesa positiva, perché il film, oltre ad essere davvero molto bello (EUR di notte, vampiri esattamente come nel romanzo) era anche parecchio fedele (per quanto può esserlo un film semi hollywoodiano anni "60).

Della versione con Will Smith proprio non riesco a parlare senza vomitare oscenità, indi poscia ragion per cui mi astengo.

Il libro quindi trionfa su tutta la linea, ma i due film, a modo loro, tenendo conto del decennio in cui sono stati realizzati, il diverso clima politico sociale nelle diverse nazioni produttrici eccetera, sono davvero belli da vedere e, cosa fondamentale, meritano di essere rivisti con gusto immutato.

Il romanzo resta un autentico caposaldo della letteratura di genere (lo so: di questi tempi sembra una bestemmia, ma sono vecchio, continuo ad apprezzare la divisione tra mainstream e genere, pur finendo sempre con l'apprezzare di più la letteratura di genere) e, come dimostrava il saggio anni settanta che dette inizio a tutto, sociologica.

Una storia bellisisma, dei momenti tristi, delle considerazioni quasi comiche ( un vampiro mussulmano, si ritrarrebbe di fronte alla croce? è finita nel primo "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano"), nella tenacia e nelle speranze del protagonista e nel finale tra i più belli della letteratura tout court.

Tempo di rileggere e rivedere i due film e ... massì pure la ca+ata diarroica recente.

martedì 27 settembre 2016

Aspettative

Questo e non più
mi aspetto dalla vita

Dormire fino a tardi
Oppure
Dormire fino a tardi
Ma anche
Dormire fino a tardi

Lucille Ball

Si dice che Lucille Ball, all'epoca della sua maggiore fama come attrice cinematografica, avesse un ottimo contratto per tre film.
I primi due furono deludenti al botteghino, non ripagando la cifra esorbitante del suo compenso.
I dirigenti della compagnia di produzione non sapevano come rescindere il contratto senza pagare esose penali.
Qualcuno ebbe l'idea brillante: "sottoponiamole una sola sceneggiatura, ma brutta, così brutta che lei rifiuterà; violazione del contratto, risparmiamo il suo compenso e in più le imponiamo la penale rifacendoci almeno in parte delle perdite".
Lucille Ball accettò il film.
Stranger in paradise.
Una fantasia musicale sullo stile delle Mille e una notte, versione Hollywood, con una bella canzone, omonima, su musica de Le danze polovesiane da IL principe Igor di Borodin.
Il film, orribile, segnò la fine della carriera cinematografica di Lucille Ball, che si trasferì a New York con marito e figli e fondò una compagnia di produzione televisiva.
All'epoca la televisione era agli inizi, nessuno ci credeva molto.
I love Lucy fu la prima e di più successo serie TV della storia, pe almeno venti anni, contribuì alla diffusione della TV che presto mise in secondo piano il cinema, il quale dovette adeguarsi al suo strapotere.

Così si dice.
Sarà vero?
Non posso saperlo, ma certo è verosimile e fa tanto piacere crederci :)

Errando

Prova e riprova cercando l'errore
oppure lasciati andare 
fa' pure la cosa giusta
ma che non se ne accorgano

lunedì 26 settembre 2016

Balzo nel passato n 1


La macchina per scrivere


Era solida, pesante, rumorosa, dura da pestare, ma aveva quel campanello  che metteva allegria e soddisfazione, perché era il segnale che avevi compiuto un'altra riga.
La scrittura aveva un ritmo. E il cambio del nastro spesso era fonte di risate e imprecazioni.

Nelle prime macchine per scrivere elettriche una sfera metallica  portava i caratteri e picchiettava sul foglio, con un leggero ronzio in sottofondo, al solo tocco dei tasti.
Non fu facile, abituati come eravamo alle macchine da scrivere originali i cui tasti richiedevano un bel po' di forza perché la lettera si imprimesse bene sulla carta. Capitavano delle belle sfilze di un singola lettera per l'eccessiva pressione del tasto.

Le prime macchine da scrivere elettroniche furono la vera rivoluzione: con le funzioni così strabilianti da farti sentire nel futuro. Avevano i caratteri su una margherita di plastica colorata leggera leggera. E i tasti bastava sfiorarli per veder comparire sul piccolo e scuro display la parola prima di farla battere sulla carta.

Si può immaginare quel che significò utilizzare i primi computer.
Ma prima ancora ci furono le macchine da videoscrittura che però furono utilizzate da pochi per troppo poco perché potessero creare memoria durevole.

venerdì 23 settembre 2016

Film usciti nel 1963

La ragazza che sapeva troppo
I tre volti della paura
007 dalla russia con amora
Il dottor stranamore
Gli uccelli
Il corridoio della paura
Hud il selvaggio
Quel certo non so che
Fammi posto tesoro
Tom Jones
Il servo
Cleopatra
La ballata del boia
Sciarada
Il giovedi
La pantera rosa
Il gattopardo
Il disprezzo
Anatomia di un rapimento
Fuoco fatua
Questo pazzo, pazzo mondo

Film usciti nel 1949

Il terzo uomo
Tutti gli uomini del re
Ero uno sposo di guerra
La fonte meravigliosa
L'ereditiera
Piccole donne
Cane randagio
Riso amaro
Le silence de la mer
Giorno di festa
Madame Bovary
Gigi
La costola di Adamo
I marciapiedi di New York
Sangue blu
Doppio gioco

Bandiere

Varcando il cancello, buttò un occhio alla sfilza di bandiere e notò come il vento le facesse sventolare in direzioni diverse tra di loro. La cosa lo sorprese sulle prime: il vento soffiava in un solo verso, perché le bandiere dovevano andare una parte verso destra, l'altra verso sinistra e alcune giacere flosce?
Per un bel po' si sentì il protagonista di un qualche film horror o fantascienza, di quelli che avvertono i piccoli segnali dell'apocalisse imminente durante la quale avranno modo di distinguersi per coraggio intelligenza e altruismo, oltre a conquistare l'attenzione e la disponibilità della bella di turno.
Il sorriso gli si spense non appena registrò la presenza di alberi di varie specie e altezza proprio dietro le bandiere: era ovvio che la loro presenza dovesse in qualche modo variare forza e direzione del vento, con quelle conseguenze che gli avevano permesso di fantasticare per numerosi istanti.
Si disse che, in fondo, era un bel modo di cominciare la giornata lavorativa.

Mentre attendeva che il computer partisse poggiò la tracolla sulla sedia, si tolse la giacca e l'appese all'attaccapanni, tolse la giacca dall'attaccapannie la poggiò sullo schienale della sedia; aprì la tracolla ed estrasse occhiali, cellulare, chiavi e disco esterno usb; poggiò il tutto sulla scrivania, davanti la tastiera, e appese la tracolla all'attaccapanni, poi prese la giacca dallo schienale e la appese sopra la tracolla. Sedette e spostò lateralmente i vari oggetti, portò la tastiera verso di sé e digitò la password. Mentre compariva il desktop, inforcò gli occhiali.
La giornata lavorativa era ufficialmente aperta.

Una rapida occhiata all'agenda per confermare quanto già sapeva mentre si aprivano i vari fogli di calcolo.

La pausa caffè, come sempre, arrivò che gli sembrava di aver appena cominciato, anche se era al lavoro da quasi tre ore. Controllò gli spiccioli, tolse gli occhiali da vista, infilò la giacca e si avviò verso il distributore automatico convincendosi che questa volta l'avrebbe presa quella caspita di merendina ipercalorica multicolesterolica extraiperglicemica, al posto della solita barretta ipotutto multischifotica.

Salutò la solita parata di colleghi di cui ignorava i nomi, e si accodò al capanello solito intervenendo nella discussione come se vi avesse partecipato fin dall'inizio. Lodò il gusto nell'abbigliarsi di una collega, ammirò le mammelle esagerate di un'altra e ignorò infastidito quelle plastificate di una terza. Alla fine arrivò al distributore e, parlando, digitò il numero della solita barretta. Bestemmiò mentre l'apriva e si spostava verso il distributore di bevande.
Qui cercò di agire dopo profonda riflessione.
Cercò.

Ritornando alla scrivania si ripromise di migliorare le scelte a partire dal giorno seguente, come dopo ogni pausa caffé.


Terminò il lavoro, spazzo la scrivania con un solo gesto del braccio buttando il tutto nella tracolla e, infilata la giacca, infilò l'uscita con passo spedito.
Buttò un occhio alla sfilza di bandiere che giacevano flosce in assenza di vento.


Crisi

Le serrande chiuse
e i locali vuoti,
tante vetrine scure
coperte da poster
ormai sbiaditi.

Si affitta o vende
in file ordinate
che siano in strade
laterali o viali
ricolmi di piante
e di cacche di cani

La gente nelle strade
si affolla però
davanti alle poche
vetrine ora accese
sui soli commessi

giovedì 22 settembre 2016

Libri pubblicati nel 1963


Un amore
La casa dalle finestre nere
Centomila gavette di ghiaccio
La cognizione del dolore
Il collezionista
Il generale dell'armata morta
Ghiaccio-nove
Lessico famigliare
Liquidate quel Parker!
Opinioni di un clown
Il pianeta delle scimmie
Una questione privata
La sabbia non ricorda
La spia che venne dal freddo
La tregua
L'uomo che cadde sulla Terra


Saggi

La banalità del male

Libri publicati nel 1949

1984
L'Agnese va a morire
Il bell'Antonio
La fine è nota
Heliopolis
La pelle
Le ragazze di San Frediano
Il tè nel deserto
Tra donne sole


Saggi
Apologia della storia
L'anello di Re Salomone
Il secondo sesso

Un film per anno


1963 - La pantera rosa
1964 - Dottor stranamore
1965 - Il collezionista
1966 - Blow up
1967 - Senza un attimo di tregua
1968 - La notte dei morti viventi
1969 - 007 Al servizio segreto di sua maestà la regina
1970 - MASH
1971 - Il violinista sul tetto
1972 - Solaris
1973 - 2022: i sopravvissuti
1974 - IL padrino parte II
1975 - The Rocky Horror picture show
1976 - L'inquilino del terzo piano
1977 - Io e Annie
1978 -  I giorni del cielo
1979 - Alien
1980 - the Blues Brothers
1981 - UN lupo mannaro americano a Londra
1982 - Blade Runner
1983 - Videodrome
1984 - Amadeus
1985 - Brazil
1986 - Stand by me
1987 - Stregati dalla luna
1988 - Le relazioni pericolose
1989 - harry ti presento Sally
1990 - Misery non deve morire
1991 - Il silenzio degli innocenti
1992 - Dracula
1993 - Ricomincio da capo
1994 - Le ali della libertà
1995 - Ragione e sentimento
1996 - Twister
1997 - Face off
1998 - C'è post@ per te
1999 - Dogma
2000 - In the mood for love
2001 - Il favoloso mondo di Amélie
2002 - We were soldiers
2003 - Love Actuoally
2004 - Se mi lasci ti cancello
2005 - Orgoglio e pregiudizio
2006 - Il labirinto del fauno
2007 - Sweeney Todd
2008 - Mamma mia!
2009 - Coraline
2010 - IL cigno nero
2011 - Hugo Cabret
2012 - The avengers
2013 - Dallas buyers club
2014 - Guardiani della Galassia
2015 - the lobster

Vascelli

Sogni e desideri
sono immortali
         transitano
         sostano
in noi
    che ne siamo
    i vascelli temporanei

Luna

Ascolta! Ora
la luna, in silenzio,
copre la notte.

La sua discrezione
poco offusca
le scarse stelle
che, in città ,
sfidano i lampioni.

Madri

Quando
le donne
perdono le ali

A settembre, in un giorno di pioggia,
dopo un breve volo, le regine
perdono le ali cercando il posto
dove, per sempre, deporranno le uova.