giovedì 20 ottobre 2016

1985 - 0002

Nella guerra silenziosa
conservo speranze e dolori
cogliendo cesti di fogli.

Aprendo e chiudendo
nuove serate
scrivendo rutilanti capitoli
ascoltando banali armonie
coloro i momenti
di slavati colori

Dormire nell'erba
edonista annoiato
non è semplice
quando il rosso
ha cantato
e il giorno
canta la sua morte.
Dunque non si sono problemi.
    28-2


Sotto questro nostro cielo
confitti in straziate terre
cantano altri giorni
rotti ad ogni delusione.

Rivolgiti a noi
a queste nostre preghiere
cancella lacrime e dolori
conservaci al soffio
candido del mondo
tanto sognato
e mai ottenuto.

Vestiti di pianto
lanciano geremiadi
che restano inascoltate.
    28-2

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