venerdì 20 luglio 2018

XVII SONETTO di Pablo Neruda


XVII SONETTO di Pablo Neruda

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima. 

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra. 

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti 

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. 

giovedì 19 luglio 2018

STELLE VESPERTINE di Leonardo Sinisgalli

STELLE VESPERTINE di Leonardo Sinisgalli

O eternamente avverse 
e a me sempre dilette 
stelle vespertine, 
vivide luci su opposti poli! 
Vi guardo dall'alto della vigna 
nel quieto firmamento 
splendere sopra le case del mio borgo 
stelle nemiche, stelle 
in opposizione. 
Mi calma il vostro scintillio, stelle 
della promessa e dell'addio.

mercoledì 18 luglio 2018

Ogni cosa è illuminata - Jonathan Safran Foer



Ogni cosa è illuminata - Jonathan Safran Foer 

Bah!
Dove dovrebbe far ridere riesce solo ad irritare e dove la storia e i personaggi e i dialoghi dovrbbero facilmente far piangere riesce a malapena ad annoiare, ma non del tutto: un po' irrita pure.
Insomma, un romanzo sbagliato in tutto e per tutto.
O sono sbagliato io, in tal caso mi rimetto alla volontà popolare e ammetto di non essere all'altezza di cotanto genio e buonanotte.

Macbeth di Justin Kurzel




Macbeth di Justin Kurzel 

Il film è certamente ben realizzato, così come la recitazione (doppiaggio italiano) è più che dignitosa.
La storia è nota.
Paragoni con altre versioni di decenni precedenti non avrebbero molto senso: altri tempi, altra sensibilità, altri (meno) soldi.
Perché il film non funziona?
Perché non puoi mantenere i dialoghi descrittivi, narrativi di un testo teatrale e mettere in immagini ciò che le parole descrivono.
E' come un brutto video musicale.
Se vuoi restare fedele quanto più possibile ai dialoghi originali allora riduci le immagini; se vuoi un film vero proprio con parti visive predominanti allora devi ridurre i dialoghi, adattarli alla messa in scena.
Peccato: tutti quei soldi, quel talento e quei paesaggi messi insieme malamente.

martedì 17 luglio 2018

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Cesare Pavese


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - 
questa morte che ci accompagna 
dal mattino alla sera, insonne, 
sorda, come un vecchio rimorso 
o un vizio assurdo. I tuoi occhi 
saranno una vana parola, 
un grido taciuto, un silenzio. 
Così li vedi ogni mattina 
quando su te sola ti pieghi 
nello specchio. O cara speranza, 
quel giorno sapremo anche noi 
che sei la vita e sei il nulla. 

Per tutti la morte ha uno sguardo. 
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. 
Sarà come smettere un vizio, 
come vedere nello specchio 
riemergere un viso morto, 
come ascoltare un labbro chiuso. 
Scenderemo nel gorgo muti. 

lunedì 16 luglio 2018

Ronin di Frank Miller




Ronin di  Frank Miller



Graficamente eccezionale mi perplime la storia o, meglio, come viene sviluppata.
Confesso di non averla compresa in pieno.
Descrizione della città, delle persone, alcuni dialoghi, Virgo ... tutte cose magnifiche a dir poco.
A lettura finita però ... rimango sempre con quel punto interrogativo che forse era voluto dall'autore, può darsi.
Però mi impedisce di dargli la quinta stella.

venerdì 13 luglio 2018

A ciascuno la sua morte di Veit Heinichen



A ciascuno la sua morte di  Veit Heinichen


Il giallo in sé non è malaccio.
E' un romanzo scritto negli anni "90 e si vede: la guerra nei balcani, i clandestini in Adriatico, le truffe degli aiuti umanitari a Bari.
Il protagonista è simpatico quanto basta e l'ambiente è molto ben tratteggiato, a volte sfiora la guida turistica.
Trieste è protagonista e il caldo soprattutto.
Si rimane con la curiosità di leggere altre storie con questi protagonisti, il che di solito lascia ben sperare :)

giovedì 12 luglio 2018

Westworld seconda stagione

Buon prodotto televisivo, un bel po' di spanne sopra la media, come spesso capita con i prodotti HBO.
Purtroppo delude rispetto alla prima stagione che era più ricca di attesa, voglia di capire ciò che si stava vedendo, personaggi complessi, e una ricca serie di archi narrativi aperti.
Questa seconda stagione ruota intorno: 
al concetto di libero arbitrio, così come lo avrebbe demolito Daniel Dennett in uno qualulque dei suoi corposi testi di filosofia evolutiva; 
sparatorie e smembramenti, in cui le vittime principali sembrano essere gli ospiti paganti,  a danno dei personaggi principali che qui diventano monodimensionali e un po' confusi.
Forse il difetto principale è che avevo  immaginato un percorso diverso, almeno dei personaggi più amati o più ricchi di fascino, che è stato distrutto dalle scelte degli autori, i quali ovviamente hanno un'agenda ben precisa in mente (almeno così spero).
Vedremo la terza stagione, che dovrebbe (spero) essere quella conclusiva.

martedì 10 luglio 2018

Thor ragnarok

Mancano Kenneth Branagh o James Gunn alla regia e si vede.
Il film non è brutto, magari chi non conosce la mitologia norrena potrebbe anche restare affascinato dall'immagine del conflitto tra divinità, anche se qui si risolve in ben poca cosa, non ostante il dispiegamento di effetti speciali (sempre uguali sempre quelli).
Ci sono battute divertenti e c'è Jeff Goldblum che è sempre godibile quando si prende in giro è davvero una delizia ascoltarlo.
La dea della morte con accento british è splendida.
Per il resto un film godibile nella tradizione Marvel, ormai senza Whedon, ma con le immancabili comparsate di Stan Lee che forse quasi da sole meritano la visione del film :))

La parte migliore del film?
"Asgard non è un luogo è il suo popolo"

lunedì 9 luglio 2018

Madame Bovary di Sophie Barthes




Una Madame Bovary raccontata da una donna, con molti silenzi e, non ostante la storia, una bella atmosfera. Manca lo strazio, la figura del marito, la figlia, la sequenza della carrozza ... insomma tutto quanto ha reso celebre il romanzo e il film del 1949.
Qui c'è solo Emma con i tempi morti della realtà e il sogno di amori che si scontrano con lo squallore quotidiano.
Non un capolavoro, ma un bel film.




Fahrenheit 451 di Ray Bradbury


Fahrenheit 451


Sono passati decenni da quando fu scritto questo romanzo e non ha perso un briciolo di attualità, anzi!
Sempre più gente non legge, fonda le proprie relazioni sulle chiacchiere nei social, fa politica a suon di slogan che non hanno alcun senso e sono totalmente slegati dalla realtà, fuggono la complessità e la carenza di risposte certe immediate semplici, rifugiandosi nel televisione e stampa deteriore.
Un romanzo splendido e terribile che parla dei nostri giorni come spesso la fantascienza sa fare.

venerdì 6 luglio 2018

E Gesù diventò Dio: L'esaltazione di un predicatore ebreo della Galilea di Bart D. Ehrman



E Gesù diventò Dio: L'esaltazione di un predicatore ebreo della Galilea di  


Normalmente trovo la teologia meno solida dell'aria fritta, ma i libri di Ehrman sulla storia dei primi secoli del cristianesimo sono favolosi per come riescono ad inquadrare quei secoli turbolenti e così importanti per l'Occidente.
Questo libro non fa eccezione, pur trattando del tema teologico per eccellenza: la natura di Gesù.
Con pazienza, passione e caparbietà Ehrman traccia il percorso che i cristiani hanno fatto compiere alla figura di Gesù: da predicatore apocalittico a Dio.
Sembra assurdo, ma leggendo questo libri ci si appassiona alla vicenda

giovedì 5 luglio 2018

Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons



Watchmen di Alan Moore e  Dave Gibbons 

E questo è un capolavoro assoluto!
I personaggi sono meravigliosi, nelle loro meschinità come nella grandezza.
Il racconto è implacabile.

mercoledì 4 luglio 2018

Picnic ad hanging rock miniserie

Non ho letto il libro, acquistato in edicola  allegato ad un quotidiano (credo l'Unità), perché in quel periodo ancora lo spacciavano per una storia vera e a me quando c'è odore di pagnosticismo  viene l'orticaria, ma lo comprai perché comunque aveva ispirato il capolavoro di Weir che mi aveva affascinato negli anni "70.
Del film conservo un ricordo meraviglioso, sia per le immagini, che per la musica e la storia.

Ho cominciato a vedere la miniserie senza particolari aspettative: difficilmente avrebbe potuto essere migliore di un capolavoro.
Infatti è tutta un'altra cosa.
Qualche bella immagine del luogo si salva, per il resto è parecchio noioso e spesso irrilevante.


martedì 3 luglio 2018

the circle di James Ponsoldt

Sulla pervasività della tecnologia e la fine della privacy esistono diversi film, alcuni molto belli (La morte in diretta , The final cut e un paio di episodi di Black Mirror quelli che vengono subito alla mente); e ci sono poi i classici 1984, Il nuovo mondo, Fahrenheit 451 eccetera.
Tutti, in un modo o nell'altro riescono a comunicare il pericolo del pensiero unico, della tecnologia al servizio dello spettacolo e del potere.
Perché The circle è diverso e, potenzialmente, più terribile?
Perché la tecnologia esiste ora, perché già siamo lì dentro e ci siamo volontariamente ed entusiasticamente.
E' un film made in Hollywood, quindi il finale, per quanto disturbante, è la solita delusione, ma per tutto il film si trema: non c'è quasi differenza tra le immagini nel film e ciò che si vede quotidianamente per la strada e tra amici e conoscenti.
Non è una bella sensazione.

lunedì 2 luglio 2018

Fahrenheit 451 di Ramin Bahrani



Fahrenheit 451 di Ramin Bahrani


Esistono due affermazioni che, un po' mi irritano ogni volte che le ascolto o leggo e sono:
"Il libro è meglio del film"
"Il rifacimento è peggio dell'originale"
Di solito parto con l'elenco di film libri e rifacimenti che smentiscono queste generiche affermazioni.
Non è il caso di questo film.
Il libro è davvero meglio del film e l'originale (anche se tecnicamente sono due film tratti dallo stesso romanzo, quindi non esiste un film originale) è mille e più volte meglio del rifacimento. 

Di questo film ipertecnologico ho apprezzato la capacità letargica: ho dormito per quasi metà tempo.
E con i film mi accade davvero di rado, anche con film pessimi riesco a restare sveglio perché comunque sono facilmente preda della storia: se pure è ciofeca, devo comunque sapere come va a finire e fino a quale bassezza dialoghi e trama riescono a toccare.
Con questo film no; neppure la curiosità ha potuto contro la noia.
In fondo non sarebbe poi negativo: se i film annoiano allora forse i libri non sono poi così male :)





Otranto 1480: Il sultano, la strage, la conquista di Vito Bianchi


Otranto 1480: Il sultano, la strage, la conquista 
di  Vito Bianchi  


Il racconto del momento nella storia d'Italia in cui si è arrivati tanto così da diventare provincia dell'Impero Ottomano. O di ritornare a far parte dell'Impero Romano d'Oriente di cui il sultano si riteneva legittimo erede.
Il racconto è non solo ben documentato, ma per di più l'autore, oltre a riportare stralci di lettere in cui si narravano i fatti ai contemporanei, riesce a far vivere al lettore quei momenti di sangue sudore dolore e malattia con una scrittura al limite della narrativa.
Ancora una volta i comuni italiani si sono dimostrati incapaci di guardare al di là del proprio naso.
Fosse stato per loro, dopo Otranto sarebbe capitolato il regno aragonese di Napoli e poi, in rapida successione, Il papato e via via le signorie Fiorentina e Milanese.
La peste, la morte di Maometto II, le congiure di palazzo a Istanbul e tanta tanta fortuna, hanno impedito l'islamizzazione dell'Italia e poi dell'Europa.
A leggere delle diatribe tra sovranisti e globalisti dei nostri giorni sembra di rivivere quella situazione.
Speriamo anche questa volta nella fortuna.

Dio, l'uomo e il diavolo di François Fejtö


Dio, l'uomo e il diavolo di François Fejtö


Interessante compendio dell'immagine che l'uomo occidentale ha dato alla divinità e al diavolo nel corso del tempo.
L'autore riconosce quanto di umano esista in queste figure, ma non nega comunque l'esistenza del divino; l'uomo risulta quindi solo artefice del male nel mondo e sola possibilità di bene.
Si può non essere d'accordo con la tesi conclusiva, ma non si può negare la chiarezza dell'esposizione dell'avventura giudaico/cristiana.
Da leggere con animo leggero e mente aperta.