mercoledì 10 marzo 2021

Primo

 

Primo

Volge lo sguardo stranito un po’ qui e un po’ lì l’immaginario lettore di un poema non ancora scritto per mancanza di tempo e di volontà, diciamo, e cerca una ragione per chiedersi “perché qui, perché adesso?” senza sembrare l’ultimo arrivato ad un consesso di esperti in qualcosa di estremamente complesso e totalmente inutile.

Ecco, questo è quanto avrebbe voluto dire quel giorno che pioveva a dirotto per la strada deserta in attesa dell’autobus già passato da una buona mezz’ora e non ancora tornato, però poi aveva cambiato idea e si era nascosto in un portone appena accostato di un palazzo in disarmo.

Fu solo dopo qualche tempo che si rese conto di non avere alcuna speranza.

In fondo un ombrello non avrebbe cambiato poi tanto la situazione.

Forse.

Nessun commento:

Posta un commento