Dal blog di Massimo Mantellini
https://www.mantellini.it/2023/12/06/un-tratto-distintivo/
06
Dic
Del Ministro della Cultura Sangiuliano, non solo di lui, anche
di altri ministri del governo Meloni ma di lui in particolare più che di
altri, colpisce la mancata di presa d’adatto della propria mediocrità.
Quell’introspezione silenziosa, non necessariamente manifesta (non
pretendiamo tanto), che magari consiglierebbe, nel caso di una residua
quota di buonsenso interiore, atteggiamenti prudenti e affermazioni meno
apodittiche in consessi pubblici. Nel caso di Sangiuliano una simile
cautela è del tutto assente. Il ministro non è minimamente sfiorato
dall’idea di essere una sorta di macchietta quotidianamente esposta alle
invettive di chiunque: prosegue dritto per la sua strada come se niente
fosse, forse immaginando che prestigio e autorevolezza derivino
automaticamente dal vertice della piramide del potere infine raggiunta.
Contemporaneamente l’emergere e il trionfare di personaggi come
Sangiuliano, o come il ministro Lollobrigida, altra figura molto
impegnata in questo processo di rimozione di qualsiasi analisi di sé, è
ormai una caratteristica intrinseca, un tratto distintivo, del sistema
di potere e dei suoi più recenti criteri di selezione della classe
dirigente.
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